Nuovi concetti sullo stare seduti in maniera...dinamica!

L’essere umano, la cui corporatura ha subito l’ultimo sostanziale cambiamento genetico all’età della pietra, è sempre stato ed è un “animale in movimento”.

Recenti studi affermano che esiste infatti una stretta correlazione fra attività fisica e mentale.

Stare seduti è una postura innaturale per l’uomo, se si considera la sua storia evolutiva.

L’essere umano, la cui corporatura ha subito l’ultimo sostanziale cambiamento genetico all’età della pietra, è sempre stato ed è un “animale in movimento”. Questo fatto è incontrovertibile.

Esiste infatti una stretta correlazione fra attività fisica e mentale, flusso sanguigno, regolazione ormonale e moto; è proprio grazie al movimento, infatti, che le cellule grigie del cervello ricevono il necessario nutrimento, indispensabile per lo sviluppo e le attività intellettuali.

Questa nuova consapevolezza pone sempre grandi sfide al mondo del lavoro e alle diverse attività professionali, molte delle quali sono svolte necessariamente stando seduti di fronte a un monitor.

 

Collaborazione con il Politecnico di Monaco

Il percorso che ha portato allo sviluppo del nuovo e rivoluzionario concetto di seduta ha visto la collaborazione con il dipartimento di ergonomia del Politecnico di Monaco (TUM, Technische Universität München), sotto la direzione del prof. Klaus Bengler.

Nella fase iniziale di analisi si sono studiate con ricerche approfondite le possibilità di movimento da agevolare nell’ambito della postura seduta. In un secondo momento si sono definite le funzioni aggiuntive che rendono più confortevole, e al contempo dinamica, la seduta su una poltroncina girevole, allo scopo di prevenire danni legati a una postura statica e favorire anche una maggiore efficienza lavorativa.

Per supportare l’attività cerebrale è di fondamentale importanza che siano attivate proprio le articolazioni e la muscolatura dell’apparato preposto alla deambulazione e alla seduta. Soprattutto la posizione e il movimento liberi del bacino consentono una flessibilità che più si avvicina alle esigenze della nostra costituzione, rimasta pressoché inalterata dai primordi e strutturalmente programmata per camminare.

 

Il risultato

Il nuovo concetto cinematico di seduta integra, oltre alle opzioni di movimento di una buona poltroncina con movimento sincrono, la libertà di movimento del bacino. Fondamentale e innovativa è la lieve inclinazione laterale del sedile che può raggiungere fino a otto gradi.

La nuova cinematica dà agio al corpo di assumere, se necessario, una diversa posizione in modo del tutto spontaneo. Il nostro corpo sfrutta l’opportunità di muoversi non appena ne avverte la possibilità, anche da seduto. Ma questi movimenti, compiuti in modo per lo più inconscio e istintivo, non devono generare insicurezza; per questa ragione il sedile deve essere dotato di una certa dose di elasticità e permettere una lieve inclinazione laterale della seduta in caso di flessione del busto. La dorsocinetica dello schienale entra in azione in sincronia con il movimento che coinvolge la seduta.

Ma come si realizza questo concetto a livello costruttivo e di struttura del sedile? La scocca del sedile, mobile intorno all’asse longitudinale, è sostenuta lateralmente mediante elementi elastici. La forza di richiamo è sempre sufficiente a riportare il busto in posizione verticale. I braccioli non partecipano a questo movimento, dando così alla persona seduta la sensazione di affidabilità e di protezione, anche nel caso di movimenti piuttosto energici. La nuova idea di poltrona è concepita secondo il principio del design “inside out”, è nata per “indurre” al movimento, e stimolare l’effiecienza sia fisica che intellettuale.